Quale Smart City? Città come organismi viventi pre un futuro sostenibile e resiliente
Il concetto di "smart growth", nato negli USA negli anni Novanta come alternativa al concetto di "sprawl" (crescita disordinata della dimensione urbana), pone al centro del dibattito teorico i bisogni delle persone, le strategie di governace locali e l'importanza delle tecnologie abilitanti. La popolazione globale in continua crescita tenderà sempre più a concentrarsi in mega città. I processi di urbanizzazione dimostrano una serie di conseguenze positive (aumento delle opportunità lavorative, incremento del tasso di istruzione, aumento del livello di vita) ed altre negative (aumento del traffico, delle emissioni di gas e dei rifiuti). È in questo scenario socio-culturale, e con una visione tecno-ecologista, che si è sviluppata l'idea delle cosiddette città "smart", città in grado di prevenire o risolvere problemi urbani attraverso l'ausilio di device e piattaforme tecnologiche volte al miglioramento della qualità della vita dei suoi abitanti, all'abbattimento dei costi di gestione dei servizi urbani e al rispetto dell'ambiente. Attualmente le città consumano il 75% dell'energia mondiale, lo sviluppo di città intelligenti appare oggi fondamentale per soddisfare le richieste future di energia e trasporti della popolazione in modo sostenibile ed efficiente dal punto di vista ambientale e tecnologico. Durante l'incontro si discuterà di varie città basate su un modello di "crescita intelligente", intesa come una reazione condotta dalla comunità per risolvere problemi del vivere urbano quotidiano quali la congestione del traffico, il sovraffollamento, l'inquinamento atmosferico, la perdita di spazio aperto.
> Annalisa Plava, dottoranda in Sociologia e Ricerca Sociale, Dip.to di Scienze Politiche e Sociali, Università di Bologna