Aree Marine Protette, "cuscinetti" del cambiamento climatico
L’istituzione delle Aree Marine Protette e la loro corretta gestione sono considerate dalla comunità scientifica uno degli strumenti più utili nel mitigare gli effetti del riscaldamento globale e proteggere, così, gli ecosistemi e le popolazioni umane, aumentandone l’adattabilità ai cambiamenti in atto. Ma come nasce e si gestisce un'area marina protetta? Come può la sua tutela contribuire alla diminuzione della CO2 e del conseguente riscaldamento globale? Come è possibile osservare e valutare questi benefici? Quali strategie è necessario adottare per massimizzarne gli effetti? Queste aree possono anche produrre benefici socio-economici a favore delle comunità costiere e dell’intera collettività? L’Area Marina Protetta di Miramare (TS) è una delle prime nate in Italia: 30 ettari in regime di tutela integrale, circondata da 90 ettari in cui vige il divieto di pesca professionale e di ancoraggio. Gli obietti sono la tutela, la sensibilizzazione e la ricerca applicata alla gestione delle risorse marine, tramite lo studio degli ecosistemi e delle specie locali protette e periodiche campagne di monitoraggio scientifico condotte in collaborazione con i migliori istituti scientifici locali e nazionali.
Intervista a Maurizio Spoto, direttore Area Marina Protetta di Miramare (TS)