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UN POZZO DI SCIENZA

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La cittadinanza scientifica per una società sostenibile

Cosa significa davvero essere sostenibili? Trovare un compromesso fra tutti gli aspetti, sociali, economici e ambientali che rendano il pianeta in cui siamo inseriti come esseri umani il più vivibile possibile. Non esiste azione nella nostra quotidianità che non richieda una complessa analisi di tutte le sfere coinvolte: qualsiasi decisione presa in un ambito avrà ripercussioni anche sugli altri. Una riflessione sulle azioni dell’Agenda 2030 ci farà comprendere a fondo come tutte loro siano interconnesse e interdipendenti, obbligandoci a prendere decisioni. I comportamenti dei singoli inducono la società a fare delle scelte sostenibili in termini di strategie economiche e sociali, i governi le appoggiano con inevitabili benefici per l’ambiente. Ognuno di noi è protagonista nel decidere quale strada prendere e quale misura adottare, per essere determinante per la collettività.

Programma dettagliato

Introduzione generale [5 min]
Presentazione dell’attività e degli argomenti. L’operatore fa una breve introduzione su cosa siano l’Agenda 2030 e i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile facendo emergere come la strategia per lo sviluppo sostenibile possa essere efficace solo se articolata in cinque aree, le 5 P: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Collaborazione (in inglese Partnership).

1. P come Piano [20 min]
L’operatore diventa ora un membro delle Nazioni Unite e pesca da un mazzo (reale o virtuale) una “carta obiettivo” che corrisponde a una delle azioni definite dalla Strategia in relazione alle 5P. Il suo scopo è quello di giustificare alla classe come e perché quell’obiettivo debba essere raggiunto il prima possibile e quali benefici porterebbe a livello globale declinandolo in tutte le 5P, proponendo un mini piano di azione per il futuro. I ragazzi devono, d’altra parte, provare a ragionare sulle scelte dell’operatore contestando o appoggiando le sue affermazioni.

2. Model United Nations [50 min]
Una volta presa confidenza con questa modalità di dibattito, ai ragazzi viene chiesto di immedesimarsi in un membro delle Nazioni Unite, ognuno rappresentante un Paese e fornito di una piccola guida contenente una “carta obiettivo” (che corrisponde sempre a una delle azioni della Strategia), una scheda informativa del Paese, una “carta valori” e una “carta interessi in gioco”. Proprio come una vera simulazione di un Panel delle Nazioni Unite, i ragazzi devono dibattere tra di loro seguendo le regole tipiche degli ambasciatori e moderati dall’operatore. Sono chiamati non solo a proporre azioni concrete per raggiungere il loro obiettivo, ma anche a provare ad affrontare scelte e a creare collegamenti tra gli ambiti sociale, economico e conseguentemente ambientale. Il gioco si può ulteriormente articolare facendo in modo che alcuni ragazzi rappresentino lo stesso Stato e che possano comunicare segretamente (tramite chat privata o messaggi scritti su carta) per attuare strategie più strutturate. Lo scopo è contribuire alla creazione di una cittadinanza scientifica sempre più consapevole e attenta, in grado di decidere il proprio futuro orientando i propri interessi lavorativi verso ciò che sta diventando fondamentale per la sopravvivenza dell’uomo non ragionando in termini assoluti e utopistici, ma con la consapevolezza che ogni parte in gioco ha le proprie esigenze, i propri valori, i propri interessi economici e sociali che spesso sono in contrasto con quelli degli altri.

Conclusioni [10 min]
L’operatore, alla luce delle proposte e del dibattito della classe, ragiona con i ragazzi sulle decisioni prese durante gli ultimi Panel dedicati al Clima tenuti dalle Nazioni Unite.

 
 

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