Interview - protagonisti del cambiamento

Modalità: a distanza

Descrizione dell’attività:

Il format dell’interview programmata è caratterizzato da un alto livello di interattività, permette alle ragazze e ai ragazzi di incontrare e confrontarsi con ricercatori, divulgatori scientifici, testimonial di pensiero innovativo e professionisti provenienti dal mondo delle industrie e delle Start Up, diventando protagonisti attivi dell’incontro.

 

Durata: 2 ore 

Aspetti organizzativi: l’interview si svolge a distanza, in data definita con il relatore, con un massimo di 8 classi coinvolte in contemporanea. È previsto materiale informativo propedeutico all’incontro da svolgere in autonomia.

Per il collegamento è necessaria una connessione internet stabile e un device dotato di casse e microfono adeguati a garantire un’esperienza di buona qualità. 

Iscrizioni aperte a partire dal 02/10/2023.

Target: Biennio/Triennio

Cos’ha a che fare il cambiamento delle correnti marine profonde con il tempo meteorologico di superficie? Perché lo scioglimento delle calotte polari comporta una modificazione della distribuzione delle piogge a centinaia di migliaia di km di distanza? Il cambiamento climatico non è circoscritto ad una determinata area geografica del Pianeta. La correlazione dei fenomeni climatici e meteorologici è da tempo data per scontata dalla ricerca scientifica, eppure ancora fatichiamo a sentirci responsabili del surriscaldamento globale finché non ci tocca da vicino. Perdita di biodiversità, scioglimento di calotte e ghiacciai continentali, alluvioni e fenomeni atmosferici estremi: tutti sintomi di un pianeta...con la febbre, nelle parole della nostra ospite! Un incontro per esplorare la connessione dei fenomeni atmosferici globali, per guadagnare consapevolezza e coscienza.
 

Intervista a Elisa Palazzi, climatologa e docente di fisica del clima all’Università degli Studi di Torino, è autrice e divulgatrice

Target: Biennio/Triennio

Il cambiamento climatico è uno dei temi al centro del dibattito pubblico oramai da anni. La sua popolarità non è dovuta solamente all’urgenza della questione ma soprattutto alla capacità di alcune personalità di renderlo alla portata di tutti. Grandi movimenti di piazza, milioni di contenuti digitali e sui social sono solo alcune delle manifestazioni di una sempre maggior attenzione. Negli anni il ruolo delle giovani donne è stato sempre più centrale, alcune di esse sono diventate simbolo della lotta al cambiamento climatico, generando movimenti e trascinando milioni di persone. Quale ruolo in particolare rivestono le donne nel manifestare e portare avanti questi temi? Quali sono stati gli esempi più rilevanti dell’ecologismo femminista fin ora? Stereotipi di genere e cambiamento climatico: quali sono le caratteristiche comuni di questi due temi?

Intervista a Annalisa Corrado, Ingegnera meccanica con dottorato in energetica, ecologista, esperta nel settore della transizione ecologica e attivista per la giustizia climatica.

Target: Biennio/Triennio

Abitare Marte o la Luna non è uno scherzo da poco. Tra sbalzi di temperatura impressionanti, forti radiazioni e distanze ciclopiche. Ma tra tutte le sfide, quella delle risorse appare la più impellente: come garantire energia, carburante, acqua e alimentazione ai futuri coloni? Si tratta di problemi non poi così lontani da noi, né fisicamente, né temporalmente. Il programma della NASA Artemis, nel quale anche l’Agenzia Spaziale Italiana riveste un ruolo importante, ha intenzione di portare l’umanità sulla Luna con un avamposto entro il 2030! I sistemi di riciclaggio delle acque che sfruttano l’osmosi inversa o luci ultraviolette oggi stabilmente adottati sulla terra sono solo esempi delle leziono di sostenibilità che lo spazio può darci. Quali passi in avanti in termini di circolarità e integrazione delle risorse possiamo riportarci a casa dopo un viaggio in ambienti così particolari? Possiamo adottare strategie e processi scoperti in questi ambiti direttamente sul nostro Pianeta?

Intervista a Valentina Sumini, architetto dello spazio, si occupa di progetti di architettura per gli insediamenti umani sulla Luna e su Marte, è responsabile dell’Innovation Hub per COESIA Engineering Center di Bologna.

Target: Biennio/Triennio

Perdita degli habitat costieri, inquinamento, sfruttamento eccessivo delle risorse naturali e surriscaldamento globale minacciano la biodiversità marina in maniera sempre più profonda e irreparabile. È quindi diventato sempre più critico garantire la sostenibilità della risorsa ittica. Molte sono le normative implementate dall’Europa: dalla Politica Comune della Pesca a piani di gestione tecnici fino all’istituzione di zone di protezione della pesca. Comprendere la complessità della gestione della risorsa ittica è un passo fondamentale per noi consumatori, per garantire un consumo consapevole. Cosa possiamo fare noi direttamente? Quali soluzioni si possono adottare?

Intervista a Simone Libralato, oceanografo e ricercatore presso l’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale – OGS di Trieste.

Target: Triennio

La ricerca biomedicale, per lo scopo e la natura stessa del fenomeno che studia, ha da sempre la necessità di tenere sotto controllo fattori diversi quali: pressione sanguigna, frequenza battito cardiaco, qualità e quantità del sonno. Se un tempo la fonte primaria di dati erano le cartelle cliniche e i report ospedalieri, con l’avvento delle tecnologie digitali un enorme volume di dati può essere collezionato direttamente tramite dispositivi economici e poco ingombranti come smart-watch o applicazioni sullo smartphone. Lo stesso concetto di benessere si è evoluto, potendo ora misurare parametri e dimensioni prima celati. L’analisi dei big data, in campo medicale, sono di certo una risorsa che permette interventi mirati, utili non solo per curare le malattie ma anche per prevenirle, modificando lo stile di vita. Come sfruttare al meglio i big data per aumentare lo stato di salute della popolazione? Che ruolo può e potrà avere l’intelligenza artificiale in tutto ciò?

Intervista a Luca Foschini, esperto di intelligenza artificiale, President e CEO di Sage Bionetworks.

Target: Biennio e Triennio

Le condizioni climatiche estreme che si trovano al centro del continente antartico sono il terreno ideale per capire e tastare con mano la storia e il futuro del pianeta Terra: da un lato vengono effettuati carotaggi con i quali è stato possibile ricostruire il clima degli ultimi 800 mila anni, dall'altro ci accorgiamo come in pochi giorni la temperatura possa salire di quasi 50 °C, in un evento estremo che ci ha fatto vivere la temperatura più elevata mai registrata alla base Concordia, pari a -11.8 °C.
Vivendo isolati in un luogo così estremo e con poche persone, capiamo come sia fondamentale imparare ad adattarci all'ambiente, come esseri viventi soggetti alla selezione naturale, spesso sfidando limiti ed equilibri, fisici e mentali. Dobbiamo avanzare non solo come individui ma come umanità: diventare più sostenibili significa smettere di vivere per sé stessi e cominciare a collaborare per un bene comune.

Intervista a Thomas Gasparetto, ricercatore presso l’Osservatorio Astronomico di Trieste dell’INAF.

Target: Biennio e Triennio

La sfida che ci aspetta è coniugare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità sociale e la soddisfazione e ricchezza di senso del vivere. È la storia di tante buone pratiche italiane nel settore del not for profit (lavoro in carcere, budget di salute, piattaforme online di consumo responsabile) e nel profit (dove imprenditori in settori tradizionali sono diventati eccellenze nella qualità della relazione con i lavoratori e nell’aver individuato vantaggi competitivi con innovazioni nel settore della transizione ecologica). Il paradigma dell’economia civile, che persegue lo sviluppo e non la crescita, illustra come tutto questo è possibile: non è importante guardare solo al profitto ma piuttosto valutare l’impatto sociale e ambientale.

Intervista a Leonardo Becchetti Professore ordinario di Economia politica presso l’Università Tor Vergata.

Target: Triennio

Ogni minuto in Italia perdiamo 100mq di suolo. Quali scenari nasconde questa realtà? Il suolo è generoso perché ci dà tutto questo gratuitamente, ma purtroppo è anche molto fragile, infatti, non è rinnovabile né resiliente. Quando viene cementificato, impermeabilizzato, eroso o inquinato è perso per sempre. È necessario cercare nuovi orizzonti e puntare al riutilizzo del suolo più che al suo vorace consumo, ad esempio censendo gli edifici vuoti, ristrutturando spazi dismessi, tutelando le aree agricole e creando nuovi parchi, anche ripristinando terreni compromessi.

Intervista a Paolo Pileri Professore di pianificazione e progettazione urbanistica al Politecnico di Milano.

Target: Biennio e Triennio

La plastica spesso viene sostituita con altri materiali come carta, vetro o alluminio, sottovalutandone le conseguenze, tra cui l'impatto ambientale. È qui che si palesa dunque il ruolo fondamentale del cittadino insieme a quello delle aziende che si occupano della gestione dei rifiuti. Se si vuole superare il limite della plastica, le difficoltà del suo recupero e riciclo, bisogna capire che la plastica non è tutta uguale ed è necessario conoscerne i diversi tipi esistenti, le loro caratteristiche, le possibili applicazioni e come fare per avviarli correttamente al riciclo senza sprechi. Ma è anche vero che riciclare la plastica non è sempre facile e saperla trattare una volta arrivata agli impianti di riciclo è fondamentale.
Quali sono allora le novità tecnologiche proposte per rendere il riciclo della plastica più efficiente? Le bioplastiche possono essere una soluzione a questo problema? Sostituire la plastica con altri materiali aiuta l'ambiente?

Intervista a Carlo Andriolo, Amministratore delegato di Aliplast, società del Gruppo Hera.

Target: Triennio

Alla necessità di ottenere energia da fonti pulite e rinnovabili si aggiunge ora la necessità di diversificarne le fonti, sia tecnologicamente che geograficamente. È giunto quindi il momento di cercare altre ulteriori strade. Dunque, quali sono queste fonti e su quali dovremo investire anche in termini di nuove competenze professionali? Esistono solo il fotovoltaico e l’eolico o abbiamo altre alternative? L’idrogeno può aiutarci? Come si effettua lo stoccaggio dell’energia? In questo incontro faremo insieme una panoramica della situazione attuale e dei progetti già messi in campo, per aumentare la produzione energetica e la sua efficienza nel nostro Paese. Capiremo inoltre quanto sia importante sprecare meno energia e come lo si stia già facendo anche a livello industriale.

Intervista ad Marcello Bondesan, responsabile sviluppo progetti di distribuzione energia Inrete, società del Gruppo Hera.

Target: Biennio e Triennio

Quando la crisi climatica causa allo stesso tempo dissesto idrogeologico e siccità, l’interconnessione tra uomo, attività umane e natura, diventa palese. Servono dunque competenza e creatività al fine di introdurre nuove idee che promuovano il riutilizzo delle risorse piuttosto che il loro consumo ulteriore. Per affrontare le carenze idriche, il nuovo impianto prototipo del Gruppo Hera, affiancato al depuratore di Cesena, utilizza le acque reflue per l’irrigazione e la concimazione in agricoltura. Reso possibile grazie alla collaborazione tra Hera, l’Università di Bologna ed ENEA, l’impianto aumenta la disponibilità di acqua ad uso agricolo e ne accresce l’apporto di nutrienti, riducendo l’utilizzo di concimi di sintesi. Facciamo il punto sulla situazione idrica del nostro Paese, scopriamo come funziona il depuratore delle acque reflue e vediamo quali sono i nuovi progetti che potrebbero aiutarci a gestire meglio le risorse del Pianeta.

Intervista a Silvia Giovannini, responsabile Hera impianti ciclo idrico ed esperta del progetto di recupero acque reflue Impianto di depurazione di Cesena.

Target: Triennio
 

L’agricoltura, come tutte le tecnologie e pratiche umane, si è evoluta nei secoli. La direzione intrapresa dal settore negli ultimi anni mira a ridurre quanto più gli input esterni intesi come risorse da aggiungere nei campi per coltivare al meglio. Per questo nasce l’agricoltura rigenerativa, l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata, profili di gestione piuttosto diversi rispetto alla coltivazione tradizionale. Più recentemente l’attenzione degli agronomi si è concentrata sul suolo, in quanto non solo substrato fondamentale per la vita e crescita delle piante ma in quanto ecosistema incredibilmente vasto e complesso, in grado di produrre servizi ecosistemici fondamentali per la vita. Se gestito in maniera sostenibile, il suolo infatti svolge una funzione essenziale anche nel processo di mitigazione del cambiamento climatico, poiché è in grado di immagazzinare il carbonio sottraendo la CO2 dall’atmosfera.

Intervista a Marco Acutis, Professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee- - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia presso l’Università degli studi di Milano.

Target: Triennio

Il cambiamento a cui tutti siamo chiamati per affrontare le sfide ambientali richiede nuovi riferimenti, conoscenze e competenze che diventano quindi una trasformazione anche culturale. In particolare, per le aziende, da sempre abituate a muoversi su binari già tracciati, il percorso da intraprendere per trasformare i propri modelli di business in modo da avere un impatto positivo sull’ambiente, può risultare veramente molto complesso. Questa sfida, tuttavia, può essere l’occasione per mostrare alle giovani generazioni che l’impresa non è solo un generatore di posti di lavoro con un impatto sull’ambiente, ma che può essere un attore in grado di creare valore per la comunità. Quali sono quindi le strategie? Come si lavora su questo fronte?

Intervista a Giulia Detomati, CEO di INVENTO INNOVATION LAB e cofunder B WOMAN ITALY.

Target: Triennio

Per molte società umane "superare i limiti" e "tendere all'orizzonte" ha significato soprattutto approfondire la conoscenza delle relazioni tra esseri umani, tra culture e società diverse da un lato, ma anche le relazioni tra umani e non umani, vegetali, animali e minerali dall'altro. A partire dai propri terreni di ricerca in Oceania e nelle isole dell'Europa l'Oltremare, Adriano Favole ci propone di riflettere su come alcune società indigene si sono proiettate verso altri orizzonti. Tra queste, molte hanno compiuto scelte in favore della biodiversità e della diversità culturale nel corso della loro storia, valorizzando le specie vegetali nei loro riti di scambio e "adottando" persone di origine straniera, portatori di nuove idee e locutori di nuove lingue.

Intervista a Adriano Favole – Antropologo professore ordinario Dipartimento di Culture, Politica e Società.

Target: Biennio e Triennio

Una delle principali sfide del prossimo futuro è quella di riuscire a sfamare la popolazione mondiale sempre in crescita. Le biotecnologie stanno trasformando profondamente il mercato delle filiere agroalimentari e possono rappresentare uno strumento fondamentale per nutrire l’umanità del futuro. La carne coltivata, in particolare, prodotta in vitro grazie a tecniche di agricoltura cellulare, è un prodotto versatile e personalizzabile dal punto di vista nutrizionale ma è anche celebrata come alternativa agli allevamenti intensivi. Questo incontro permetterà di approfondire le nuove frontiere del cibo del futuro e sfatare i falsi miti.

Intervista a Stefano Augusto Maria Biressi - Professore di Biologia Molecolare, Università di Trento
Luciano Conti - Professore di Biologia Applicata, Dipartimento Cibio, Università di Trento.