Interview - Hera per le Scuole
Interview - i 18 minuti che ispirano
Modalità: a distanza
Descrizione dell’attività:
ll nuovo format delle Interview si ispira alle conferenze in stile TED talk, il relatore introduce il tema oggetto dell’incontro con una breve presentazione (max 18 minuti) con una accurata scelta di contenuti originali, stimolanti e facili da seguire per tenere alta l'attenzione dei partecipanti (vige la regola dei “18 minuti che ispirano”). Il relatore propone argomentazioni appassionanti, con modalità interattive e coinvolgenti per offrire suggestioni e ingaggiare la classe. Segue l’interview che si sviluppa grazie alle domande suscitate dal talk e a quelle preparate dalle ragazze e dai ragazzi prima dell’incontro.
Durata: 1 ora
Aspetti organizzativi: l’interview si svolge a distanza, in data definita con il relatore, con un massimo di 8 classi coinvolte in contemporanea. È previsto materiale informativo propedeutico all’incontro da svolgere in autonomia.
È previsto materiale informativo propedeutico all’incontro e di verifica degli apprendimenti a seguito di ciascun incontro da svolgere in autonomia.
Per il collegamento è necessaria una connessione internet stabile e un device dotato di casse e microfono adeguati a garantire un’esperienza di buona qualità.
PER ISCRIVERTI: apri qui sotto il tema di tuo interesse e clicca sul pulsante "Iscriviti" dal 25 settembre
Quanto costa la crisi climatica?
Target: Biennio/Triennio
Le catastrofi naturali sono uno dei fenomeni che perturba maggiormente le attività economiche, con conseguenze sull’economia di lunga durata, che tendono a crescere nel tempo, affettando il reddito delle persone che vivono nelle aree più colpite da questi eventi. Le conseguenze dei cambiamenti climatici hanno impatto non solo sugli aspetti ambientali, ma anche su quelli sanitari, sociali ed economici; infatti, gli eventi climatici estremi sono causa dell’aumento del divario economico tra Paesi e provocano un incremento delle disuguaglianze anche all’interno dei Paesi stessi.
In che modo le conseguenze del cambiamento climatico gravano sulle diverse fasce della popolazione? A livello socioeconomico cosa potrebbe succedere a fine secolo se non vengono intraprese azioni di mitigazione? Analizziamo cosa si sta facendo, quali azioni mettere in campo per contrastare il fenomeno e come rendere le popolazioni più resilienti.
Intervista a Matteo Coronese, ricercatore del Institute of Economics and EMbeDS, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Laureato in Economia ed in Econometria, si occupa prevalentemente di disuguaglianze e cambiamento climatico.
L’impatto del fast fashion: Il viaggio di una t-shirt
Target: Biennio/Triennio
Tutti noi abbiamo una semplice maglietta bianca nell’armadio. Ma come ci è arrivata lì dentro? Da dove proviene, da chi è stata prodotta? E perché l’abbiamo comprata?
Questa maglietta è diversa dalle altre: ci parla. Ha una storia da raccontare, quella della sua avventura intorno al mondo; del suo viaggio lungo e complesso che l’ha vista attraversare oceani e fiumi inquinati, conoscere terreni spogli e mani doloranti, camerini luccicanti e armadi bui. Uno spunto per seguire nuovi percorsi di sostenibilità e per riflettere su quanto sia importante (e possibile) orientarsi su consumi più consapevoli.
Intervista a Giorgia Pagliuca, ecologista, green influencer, ecogastronoma, consulente di sostenibilità, green content creator e Autrice di “Aggiustiamo il Mondo”.
Benvenuti nel Plasticene
Target: Biennio/Triennio
La sensazione è quella di aver inventato qualcosa di eterno.
In un tempo forse non troppo lontano un archeologo del futuro potrebbe tenere traccia del nostro passaggio sul Pianeta, nel ventesimo e ventunesimo secolo, dai rifiuti plastici distribuiti in ogni angolo della Terra, anche i più insoliti e remoti. La nostra vita, l’età della plastica, il Plasticene, è talmente condizionata dal suo utilizzo che per descrivere alcuni fenomeni sono stati addirittura coniati neologismi come plastisfera, plastivoro, plasticonglomerato. Plasticene è un viaggio di approfondimento in un universo sintetico che deteriora ecosistemi marini e terrestri al punto da ridisegnare equilibri planetari. Quali sono gli scenari e quali le strategie per uscirne? È possibile immaginare un futuro più sostenibile senza un utilizzo indiscriminato della plastica?
Intervista a Nicola Nurra, docente di biologia marina all’Università di Torino, ricercatore e presidente di Palagosphera.
Un tuffo nel Futuro: le ecotecnologie della speranza
Target: Biennio/Triennio
Tra fonti rinnovabili ed economia circolare, le ecotecnologie disponibili ci permettono oggi di realizzare una conversione ecologica della nostra società che può allo stesso tempo promuovere pace, occupazione, salute, diritti e democrazia reale. Migliorare le nostre vite è possibile (e pure conveniente) e dipende dalle nostre scelte: smettiamo di lamentarci e prendiamo il nostro futuro in mano. Un invito a un cambio di prospettiva, per recuperare fiducia nel futuro, negli altri e in sé stessi. E riscoprire il piacere dell’impegno condiviso.
L’incontro offre un’occasione per analizzare in modo originale, grazie a un educAttore, la realtà in una prospettiva storica che ci mostra gli incredibili progressi umani realizzati negli ultimi decenni e ci spiega come sia ora possibile renderli anche sostenibili dal punto di vista ambientale.
Intervista a Michele Dotti, educAttore, scrittore, formatore Direttore della rivista “L’Ecofuturo Magazine”.
La nuova frontiera del cibo: carne coltivata, perché no?
Target: Biennio/Triennio
Promuovere la ricerca in tutti i campi, anche quelli più innovativi e meno convenzionali, è importante per la nostra vita e per il futuro nostro e del pianeta. Se ci immaginiamo un mondo in cui la produzione alimentare sia sostenibile, socialmente equa, sana e cruelty-free è necessario esplorare diversi campi. L'agricoltura cellulare, la tecnologia che mira alla produzione di carne coltivata, può costituire una promettente soluzione per migliorare la nostra produzione alimentare, soddisfando in parte la domanda di proteine animali che è destinata a raddoppiare entro nel 2050, e per questo è essenziale consentire ai cittadini di prendere decisioni informate, attraverso l'accesso ad una conoscenza e ad una informazione accessibile a tutti.
Intervista a Nike Schiavo, Presidente di Agricoltura Cellulare Italia APS e collaboratrice dell’Università di Trento.
Tre transizioni per uscire dalla crisi ecologica e sociale
Target: Triennio
Non possiamo pretendere che il pianeta Terra si adatti alle nostre presunte esigenze; dobbiamo essere noi ad adattarci alla sua realtà. Per raggiungere l'obiettivo della sostenibilità dovremo portare a termine tre transizioni: quella dai combustibili fossili alle energie rinnovabili, quella dall’economia lineare all’economia circolare e, la più complessa, quella culturale: ridurre le disuguaglianze e passare dal consumismo alla sobrietà.
IIntervista a Vincenzo Balzani, chimico e professore emerito dell’Università di Bologna e accademico dei Licei.
L’ Intelligenza Artificiale è il nuovo Terminator?
Target: Biennio/Triennio
L'Intelligenza Artificiale (AI) non ci deve far paura, possiamo tranquillamente abbandonare il timore sulla malvagità dello strumento in sé ma per farlo serve consapevolezza del dato ed una discussione aperta su come superare pregiudizi e disuguaglianze della società. Siamo noi a dover guidare la macchina!
L'intelligenza artificiale infatti è soltanto la replica su software dei dati e, in ultima analisi, della realtà che viviamo tutti i giorni: può aiutarci ad automatizzare i compiti umani più ripetitivi ed assisterci in una migliore gestione, per esempio, delle cure mediche, o del traffico, o dei flussi logistici di un'azienda, o ancora della pubblica amministrazione.
Intervista a Ivana Bartoletti Leader nell'ambito della privacy e dell'etica della tecnologia, è tra le massime esperte a livello internazionale di questioni etico-giuridiche legate all'Intelligenza Artificiale.
Smart City e innovazione
Target: Triennio
Le città e le aree urbane sono complessi ecosistemi che oggi si confrontano con immensi problemi in termini di sviluppo, inclusione, trasporti, clima, sicurezza, infrastrutture.
Come avviene l’evoluzione da città a smart city? Non c’è una sola ricetta e la sfida è trovare il corretto equilibrio tra efficientamento, sostenibilità, comunità e qualità della vita.
Serve una nuova visione di futuro, investire risorse, puntare su servizi innovativi, stimolare la co-creazione della città.
Tante le azioni che possono essere declinate sul territorio: investire in tecnologia e innovazione per cambiare il modo in cui gestire, vivere e abitare gli spazi; agire sul rapporto, in continua evoluzione, tra spazio digitale e spazio fisico, considerando i cambiamenti introdotti con l’avvento dell’intelligenza artificiale; sostenere nuove forme di consumo che prediligono la razionalizzazione delle risorse grazie all'utilizzo e allo scambio di beni e servizi piuttosto che il loro acquisto (sharing economy).
Intervista a Claudio Forghieri, direttore scientifico di Smart City Exhibition Bologna (edizioni 2012 e 2013) esperto in tema di comunicazione e innovazione.
Cosa si nasconde dietro il viaggio del tuo HAMBURGER?
Target: Biennio/Triennio
Dal Dopoguerra in poi l’industrializzazione ha trasformato la carne da lusso per pochi ad alimento accessibile a tutti. Ma a che prezzo? La produzione della maggior parte di carne e formaggio che finisce sulle nostre tavole è causa, di emissione di gas serra, di inquinamento delle acque, di perdita di biodiversità, di sfruttamento del lavoro e di sofferenze per gli animali.
È possibile invertire la tendenza? Come correre ai ripari? Cosa possiamo fare noi
consumatori per fermare questo circolo vizioso?
Intervista a Francesca Grazioli, ricercatrice presso il Centro di Ricerca Bioversity International, dove si occupa di cambiamento climatico e sicurezza alimentare in diverse regioni del mondo.
Nel 2022 ha pubblicato il libro “Capitalismo carnivoro”, vincitore del Premio Science Book of the Year 2023
I ghiacciai raccontano la crisi climatica
Target: Biennio/Triennio
Ghiacciai che si ritirano, che crollano o addirittura scompaiono: le notizie che ci siamo abituati a ricevere sui ghiacciai ci raccontano di paesaggi in costante declino a causa dell'innalzamento delle temperature. A volte capita invece che arrivino notizie diverse, come le nevicate sulle Alpi della primavera 2024, in che modo si collocano questi eventi nello scenario locale e globale?
Che si tratti di calotte polari o di ghiacciai alpini, i ghiacciai non sono solo elementi del paesaggio, ma serbatoi di risorse idriche e di storie, diventati il simbolo per eccellenza del cambiamento climatico, e forse, nessuno più di loro è in grado di raccontarci gli effetti della crisi climatica e farci scoprire cosa possiamo fare per invertire la rotta.
Intervista a Giovanni Baccolo, ricercatore in glaciologia e scienze della Terra in ambienti freddi presso l'Università degli Studi di Roma Tre, divulgatore scientifico e autore del libro "I ghiacciai raccontano".
Allarme Siccità!
L’acqua è un bene comune un diritto fondamentale e inalienabile che, come indicato dall’obiettivo 6 dell’Agenda 2030, deve essere garantita a tutti. In base alle proiezioni delle Nazioni Unite si stima che, entro il 2025, circa 1,8 miliardi di persone vivranno in aree colpite da scarsità d'acqua e che i due terzi della popolazione mondiale vivrà in regioni soggette a stress idrico a causa dell'uso, della crescita e del cambiamento climatico.
Quali soluzioni stanno mettendo in atto le Nazioni per raggiungere gli obiettivi e i traguardi concordati a livello internazionale in materia di acqua? Sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi idrica globale e sulle conseguenze che ne derivano, rafforzare la collaborazione dei Paesi attuando politiche di protezione e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi sono le azioni da adottare per arginare la carenza di acqua ed evitare siccità e desertificazione.
Relatore da definire
Il riciclo dell’acqua è possibile
Target: Biennio e Triennio
Quando la crisi climatica causa allo stesso tempo dissesto idrogeologico e siccità, l’interconnessione tra uomo, attività umane e natura, diventa palese. Servono dunque competenza e creatività al fine di introdurre nuove idee che promuovano il riutilizzo delle risorse piuttosto che il loro consumo ulteriore. Per affrontare le carenze idriche, il nuovo impianto prototipo del Gruppo Hera, affiancato al depuratore di Cesena, utilizza le acque reflue per l’irrigazione e la concimazione in agricoltura. Reso possibile grazie alla collaborazione tra Hera, l’Università di Bologna ed ENEA, l’impianto aumenta la disponibilità di acqua ad uso agricolo e ne accresce l’apporto di nutrienti, riducendo l’utilizzo di concimi di sintesi. Facciamo il punto sulla situazione idrica del nostro Paese, scopriamo come funziona il depuratore delle acque reflue e vediamo quali sono i nuovi progetti che potrebbero aiutarci a gestire meglio le risorse del Pianeta.
Intervista a Silvia Giovannini, responsabile Hera impianti ciclo idrico ed esperta del progetto di recupero acque reflue Impianto di depurazione di Cesena.
Agricoltura e cambiamento climatico: la sfida della conservazione
L’agricoltura, come tutte le tecnologie e pratiche umane, si è evoluta nei secoli. La direzione intrapresa dal settore negli ultimi anni mira a ridurre quanto più gli input esterni intesi come risorse da aggiungere nei campi per coltivare al meglio. Per questo nasce l’agricoltura rigenerativa, l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata, profili di gestione piuttosto diversi rispetto alla coltivazione tradizionale. Più recentemente l’attenzione degli agronomi si è concentrata sul suolo, in quanto non solo substrato fondamentale per la vita e crescita delle piante ma in quanto ecosistema incredibilmente vasto e complesso, in grado di produrre servizi ecosistemici fondamentali per la vita. Se gestito in maniera sostenibile, il suolo infatti svolge una funzione essenziale anche nel processo di mitigazione del cambiamento climatico, poiché è in grado di immagazzinare il carbonio sottraendo la CO2 dall’atmosfera.
Intervista a Marco Acutis, Professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee- - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia presso l’Università degli studi di Milano.
Un nuovo modello di business: la sfida per imprese e giovani
Target: Triennio
Il cambiamento a cui tutti siamo chiamati per affrontare le sfide ambientali richiede nuovi riferimenti, conoscenze e competenze che diventano quindi una trasformazione anche culturale. In particolare, per le aziende, da sempre abituate a muoversi su binari già tracciati, il percorso da intraprendere per trasformare i propri modelli di business in modo da avere un impatto positivo sull’ambiente, può risultare veramente molto complesso. Questa sfida, tuttavia, può essere l’occasione per mostrare alle giovani generazioni che l’impresa non è solo un generatore di posti di lavoro con un impatto sull’ambiente, ma che può essere un attore in grado di creare valore per la comunità. Quali sono quindi le strategie? Come si lavora su questo fronte?
Intervista a Giulia Detomati, CEO di INVENTO INNOVATION LAB e cofunder B WOMAN ITALY.
Per un'ecologia delle relazioni: viaggi antropologici
Target: Triennio
Per molte società umane "superare i limiti" e "tendere all'orizzonte" ha significato soprattutto approfondire la conoscenza delle relazioni tra esseri umani, tra culture e società diverse da un lato, ma anche le relazioni tra umani e non umani, vegetali, animali e minerali dall'altro. A partire dai propri terreni di ricerca in Oceania e nelle isole dell'Europa l'Oltremare, Adriano Favole ci propone di riflettere su come alcune società indigene si sono proiettate verso altri orizzonti. Tra queste, molte hanno compiuto scelte in favore della biodiversità e della diversità culturale nel corso della loro storia, valorizzando le specie vegetali nei loro riti di scambio e "adottando" persone di origine straniera, portatori di nuove idee e locutori di nuove lingue.
Intervista a Adriano Favole – Antropologo professore ordinario Dipartimento di Culture, Politica e Società.
2050: la sfida del cibo!
Target: Biennio e Triennio
Una delle principali sfide del prossimo futuro è quella di riuscire a sfamare la popolazione mondiale sempre in crescita. Le biotecnologie stanno trasformando profondamente il mercato delle filiere agroalimentari e possono rappresentare uno strumento fondamentale per nutrire l’umanità del futuro. La carne coltivata, in particolare, prodotta in vitro grazie a tecniche di agricoltura cellulare, è un prodotto versatile e personalizzabile dal punto di vista nutrizionale ma è anche celebrata come alternativa agli allevamenti intensivi. Questo incontro permetterà di approfondire le nuove frontiere del cibo del futuro e sfatare i falsi miti.
Intervista a Stefano Augusto Maria Biressi - Professore di Biologia Molecolare, Università di Trento
Luciano Conti - Professore di Biologia Applicata, Dipartimento Cibio, Università di Trento.