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Interview - i 18 minuti che ispirano

Modalità: a distanza

Descrizione dell’attività:

ll format delle Interview si ispira alle conferenze in stile TED talk, il relatore introduce il tema oggetto dell’incontro con una breve presentazione (max 18 minuti) con una accurata scelta di contenuti originali, stimolanti e facili da seguire per tenere alta l'attenzione dei partecipanti (vige la regola dei “18 minuti che ispirano”). Il relatore propone argomentazioni appassionanti, con modalità interattive e coinvolgenti per offrire suggestioni e ingaggiare la classe. Segue l’interview che si sviluppa grazie alle domande suscitate dal talk e a quelle preparate dalle ragazze e dai ragazzi prima dell’incontro. 

Durata: 1 ora

Aspetti organizzativi: l’interview si svolge a distanza, in data definita con il relatore, con un massimo di 8 classi coinvolte in contemporanea. 

È previsto materiale informativo propedeutico all’incontro e di verifica degli apprendimenti a seguito di ciascun incontro da svolgere in autonomia.

Per il collegamento è necessaria una connessione internet stabile e un device dotato di casse e microfono adeguati a garantire un’esperienza di buona qualità. 

PER ISCRIVERTI: apri qui sotto il tema di tuo interesse e clicca sul pulsante "Iscriviti" dal 25 settembre

Target: Biennio/Triennio

L'enorme diffusione dell'uso di strumenti digitali non è a costo zero per l'ambiente. I numerosi usi quotidiani, dall'invio di una semplice e-mail alla consultazione di ChatGPT, hanno conseguenze ambientali ma anche sociali. I data center sparsi nel mondo sono vere fabbriche di dati, con un impatto rilevante sia sul consumo di energia che di acqua. Secondo Google, un suo data center medio consuma circa 1,7 milioni di litri d’acqua al giorno, l’equivalente di quanto servirebbe per irrigare circa 10 campi da calcio. Molti di questi data center si trovano proprio in aree soggette a siccità, dove l’acqua è una risorsa già scarsa. Un incontro per comprendere meglio gli impatti ambientali dell’era digitale e conoscere le soluzioni più innovative per ridurli, sviluppate a livello internazionale, ma anche quelle messe a punto da un gruppo di ricerca attivo presso l’Università di Bologna.

Intervista a Giovanni Delnevo, Dottore di Ricerca in Data Science and Computation presso l'Università di Bologna nel 2022. Dal 2023 è Ricercatore a tempo determinato presso il Dipartimento di Informatica - Scienze e Ingegneria dell'Università di Bologna. I suoi interessi di ricerca includono la sostenibilità digitale, l'interazione uomo-AI e l'interazione uomo-macchina.

Target: Biennio/Triennio

Un viaggio alla scoperta del Tecnopolo di Bologna e dell’AI Factory, realtà d’eccellenza dove ricerca scientifica, tecnologia e innovazione si incontrano per affrontare le sfide del nostro tempo. L'incontro offre agli studenti l’opportunità di comprendere cosa sia l’Intelligenza Artificiale, come funziona e dove viene applicata: dalla medicina all’ambiente, dall’industria alla cultura, mettendo in luce il vivace panorama di ricerca e sviluppo che si sta consolidando a Bologna e che dialoga con le realtà più avanzate a livello internazionale. Un’attenzione particolare sarà dedicata al supercalcolatore Leonardo e al ruolo strategico dell’HPC (High Performance Computing) nel supportare progetti di Intelligenza Artificiale di grande impatto scientifico e sociale. Un’esperienza pensata per collegare i concetti teorici alla loro applicazione concreta, stimolando negli studenti consapevolezza, spirito critico e interesse verso le competenze e le professioni del futuro.

Intervista a Eleonora Ocello, Project Manager di IFAB con formazione in data science. Si occupa di facilitare l'incontro tra tecnologie avanzate e business, creando soluzioni innovative per ottimizzare processi e risultati aziendali.

Target: Biennio/Triennio

La pesca illegale è un problema nascosto e taciuto, ma che ha un impatto significativo sui mari, in quanto ne minaccia la biodiversità e il fragile equilibrio degli ecosistemi marini. Le pratiche non regolamentate, così come l’inquinamento derivato dalla pesca intensiva, mettono a rischio la sopravvivenza di molte specie e compromettono il futuro stesso dell’uomo su questo pianeta. Comprendere le dinamiche della pesca illegale e della sovrappesca e conoscere il lavoro quotidiano di chi le combatte è importante per poter cambiare rotta e agire con consapevolezza, perché la salute dei mari è un elemento cruciale per il benessere globale.

Intervista ad Andrea Morello, Presidente di Sea Shepherd Italia onlus dalla sua fondazione nel 2010, volontario di Sea Shepherd Global, il più eficace e attivo movimento per la conservazione delle specie marine su scala mondiale.

Target: Biennio/Triennio

Gli allevamenti intensivi occupano oggi oltre il 70% delle terre agricole coltivabili e sono tra le principali cause di deforestazione, inquinamento, perdita di biodiversità e cambiamento climatico. La produzione di carne non è solo una questione alimentare, ma il riflesso di un sistema economico che mette al centro il profitto, spesso a scapito dell’ambiente, della salute e dei diritti degli animali e delle persone. In questo incontro cercheremo di capire quali alternative esistono ma anche di riflettere sul nostro ruolo come consumatori. Ridurre il consumo di carne, informarsi sulle filiere alimentari, sostenere pratiche agricole più etiche e sostenibili sono azioni concrete che ciascuno di noi può mettere in atto. Cambiare è possibile, e parte proprio dalle nostre abitudini quotidiane.

Intervista a Francesca Grazioli, ricercatrice presso il Centro di Ricerca Bioversity International, dove si occupa di cambiamento climatico e sicurezza alimentare in diverse regioni del mondo. Nel 2022 ha pubblicato il libro “Capitalismo carnivoro”, vincitore del Premio Science Book of the Year 2023.

Target: Biennio/Triennio

Siccità e alluvioni sono due effetti concreti del cambiamento climatico che stanno mettendo a rischio la gestione dell’acqua, una risorsa essenziale e sempre più preziosa. Come affrontare queste sfide? Cosa si sta già facendo?
Serve una visione sistemica e una comprensione completa e interconnessa del problema, in cui l’adattamento al cambiamento climatico si accompagni a strategie di mitigazione capaci di ridurre gli impatti futuri. Servono investimenti in infrastrutture resilienti, come reti idriche efficienti, impianti moderni e dighe sicure, insieme a una gestione attenta delle acque meteoriche per prevenire e controllare il rischio idraulico.
È fondamentale potenziare il riuso delle acque reflue, recuperando l’acqua trattata per usi agricoli, industriali e civili, e promuovere l’innovazione tecnologica in tutte le fasi del ciclo idrico, dagli impianti di potabilizzazione che garantiscono acqua buona e sicura ai sistemi di depurazione che restituiscono acqua pulita all’ambiente. Accanto agli interventi tecnici, è fondamentale promuovere anche una cultura del consumo responsabile, attraverso percorsi di sensibilizzazione e azioni concrete che ognuno di noi può adottare nella vita quotidiana.

Intervista a Silvia Giovannini, Responsabile Asset Management Direzione Acqua, Hera Spa, Ingegnera per l’Ambiente e il Territorio, Master in Business Administration presso Bologna Business School. In Hera Spa ha ricoperto ruoli crescenti nel ciclo idrico, fino a guidare la Pianificazione e Sviluppo degli asset del servizio idrico.

Target: Triennio

In tutto il mondo ogni anno usiamo solo per usi energetici circa 15 miliardi di tonnellate di combustibili fossili (petrolio, carbone, gas) e così produciamo 36 miliardi di tonnellate di CO₂, che rappresentano la principale causa del riscaldamento globale. Il tempo stringe, dobbiamo uscire dall’era dei combustibili fossili per il futuro dell’umanità. Quale sarà l’energia del futuro? Le fonti rinnovabili rappresentano una soluzione sufficiente e sostenibile? Quale ruolo può assumere il nucleare all’interno di questa transizione? E quali responsabilità siamo disposti ad assumerci, come individui e come società? L’intervento propone una riflessione sulle sfide tecniche, ambientali ed etiche della transizione energetica, per comprendere come le scelte di oggi influenzano la nostra vita presente e futura.

Intervista a Nicola Armaroli, chimico e divulgatore scientifico, dirigente di ricerca al Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) presso l'Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività di Bologna. Si occupa di energia, sostenibilità e nuove tecnologie per la conversione dell'energia solare. È autore di numerosi libri e articoli divulgativi sull'energia e il clima, ed è uno dei riferimenti italiani più attivi nel dibattito pubblico sulla transizione energetica.

Target: Biennio/Triennio

Anche una semplice t-shirt bianca, che tutti abbiamo nell’armadio, nasconde una storia molto più complessa di quanto pensiamo. Da dove arriva davvero e chi l’ha realizzata? Cosa ci ha spinto a sceglierla? Quanti km ha percorso e qual è il vero prezzo che si nasconde dietro l’esigua cifra alla quale l’abbiamo comprata? Questo incontro è un invito a riflettere sulle nostre scelte e a esplorare strade nuove verso un consumo più consapevole e sostenibile, che limiti i danni del fast-fashion. L’incontro con l’influencer offrirà anche l’opportunità di confrontarsi, scambiare idee e raccogliere consigli pratici su azioni semplici e immediate che ognuno di noi può mettere in pratica già da oggi.

Intervista a Giorgia Pagliuca, ecologista, scrittrice, consulente di sostenibilità, unisce competenza e passione per promuovere stili di vita sostenibili. Green influencer e green content creator, usa i social media per diffondere consapevolezza ambientale in modo semplice e coinvolgente.

Target: Triennio

Da sempre gli esseri umani usano gli animali per vari scopi, come il cibo, il lavoro o la compagnia. Oggi questo rapporto è molto più intenso e complesso rispetto al passato e solleva nuove domande etiche. Studiosi e filosofi hanno iniziato a mettere in discussione l’idea antropocentrica che vede la specie umana superiore alle altre specie animali, avanzando teorie antispeciste, che rifiutano di discriminare gli animali solo perché non umani.
Queste tematiche toccano valori importanti come la giustizia, l’uguaglianza e la libertà, e sono centrali nelle nostre democrazie. Riflettere sul nostro rapporto con gli animali e sull'antropocentrismo è urgente non solo dal punto di vista morale ma anche per affrontare le sfide climatiche ed ambientali del presente. L’industria dell’allevamento intensivo, dove miliardi di animali sono in condizioni di malessere o sofferenza, è cresciuta a dismisura ed è oggi è tra le principali cause della crisi climatica. Ma siamo davvero pronti a rivedere il nostro modo di vivere e a ripensare il rapporto con le altre specie?

Intervista a Simone Pollo, filosofo, professore associato di Filosofia morale presso il Dipartimento di Filosofia della Sapienza Università di Roma. Si occupa di etica teorica, bioetica, etica animale e ambientale e di filosofia della biologia, con particolare attenzione alle origini evoluzionistiche dell’etica e alle relazioni tra scienza e società. Autore di “Considera gli animali”, ed. Laterza.

Target: Biennio/Triennio

Ti sei mai chiesto che fine fanno davvero i soldi che usi ogni giorno? Il denaro ha un potere spesso invisibile, ma molto concreto, che influenza la nostra vita e l’ambiente che ci circonda. Spesso considerato solo uno strumento di scambio, il denaro è anche un mezzo attraverso cui si orientano scelte che incidono sull’economia, sull’ambiente e sulla società. Acquistare prodotti locali e a basso impatto, preferire aziende attente alle condizioni di lavoro, scegliere una banca che finanzia progetti sostenibili, ridurre gli sprechi sono tutte decisioni che possono contribuire al cambiamento e a costruire un’economia più responsabile e guidare il cambiamento. Riflettere su come e dove mettiamo i nostri soldi significa capire che il denaro non è solo uno strumento per comprare, ma una leva potente per plasmare il futuro del Pianeta e delle persone.

Intervista a Alice Pomiato, comunicatrice e formatrice specializzata in sostenibilità ambientale e sociale con un approccio sistemico e interdisciplinare. Con il suo progetto social @aliceful appassiona giovani e adulti verso stili di vita più consapevoli e a minor impatto ambientale. Il suo lavoro è dedicato a promuovere un cambiamento culturale, fornendo conoscenze e strumenti per trasformare le persone in veri agenti di cambiamento, dal consumo responsabile alla cittadinanza attiva.

Target: Biennio/Triennio

Le parole sono potenti, ma spesso rischiamo di perderne il vero significato. È il momento di tornare a usarle con cura e consapevolezza. Attraverso fotografie scattate in tutto il mondo e un abbecedario della sostenibilità – parole importanti in ogni latitudine – Annalisa Vandelli accompagna la classe in un viaggio alla scoperta della bellezza e della fragilità degli ambienti che abitano il nostro Pianeta. Un percorso per riflettere su quanto noi esseri umani siamo profondamente connessi alla natura e agli ecosistemi che ci circondano. Un dialogo tra immagini e parole che ci invita a riconoscere ciò che ci unisce: siamo tutti cittadini della comunità globale e le nostre sfide sono strettamente interconnesse. Ognuno di noi può davvero fare la differenza, agendo con responsabilità e prendendosi cura dell’ambiente in cui vive.

Intervista ad Annalisa Vandelli, scrittrice, giornalista e fotoreporter, racconta il mondo attraverso immagini e parole, con un focus su migrazioni, emergenze ambientali e diritti umani. Dal 2007 lavora come freelance in Paesi come Etiopia, Nicaragua, Tunisia, Guatemala, Pakistan, Palestina, Kenya, Saharawi, Egitto, Albania, El Salvador, Giordania e Libano. Ha collaborato con il Ministero degli Affari Esteri Italiano e ha insegnato fotogiornalismo all’Università di Roma Tre. Le sue fotografie sono state utilizzate dalla sezione pontificia “Migranti e Rifugiati”. Nel 2017 ha ricevuto il Premio “Donne in Ri-Nascita” per il suo impegno nel raccontare mondi lontani e complessi.

Target: Biennio/Triennio

La pseudoscienza comprende teorie e idee che si presentano come scientifiche, ma sono prive di basi verificabili. Come nasce una teoria pseudoscientifica? E perché alcune appaiono più credibili di altre? Il mistero affascina da sempre la mente umana: dal mito di Atlantide all’astrologia, dagli extraterrestri alle teorie del complotto e alle falsificazioni storiche. Oggi, il web amplifica la diffusione di affermazioni prive di evidenza, rendendo ancora più difficile distinguere tra realtà e fantasia. Tra storie del passato e fenomeni culturali contemporanei – dal cinema ai fumetti – cercheremo di costruire gli strumenti necessari per riconoscere la differenza tra scienza, narrativa e pseudoscienza.

Intervista a Marco Ciardi, professore ordinario di Storia della scienza e delle tecniche presso l’Università degli Studi di Firenze. È un divulgatore scientifico e storico della scienza italiano, autore di libri di divulgazione scientifica e storica. Fa parte del Comitato Direttivo del CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), fondato da Piero Angela nel 1989. Il suo lavoro si concentra sulla divulgazione della scienza e della storia della scienza, con l'obiettivo di rendere accessibili e interessanti questi argomenti a un pubblico ampio.
 

Target: Biennio e Triennio

Quando la crisi climatica causa allo stesso tempo dissesto idrogeologico e siccità, l’interconnessione tra uomo, attività umane e natura, diventa palese. Servono dunque competenza e creatività al fine di introdurre nuove idee che promuovano il riutilizzo delle risorse piuttosto che il loro consumo ulteriore. Per affrontare le carenze idriche, il nuovo impianto prototipo del Gruppo Hera, affiancato al depuratore di Cesena, utilizza le acque reflue per l’irrigazione e la concimazione in agricoltura. Reso possibile grazie alla collaborazione tra Hera, l’Università di Bologna ed ENEA, l’impianto aumenta la disponibilità di acqua ad uso agricolo e ne accresce l’apporto di nutrienti, riducendo l’utilizzo di concimi di sintesi. Facciamo il punto sulla situazione idrica del nostro Paese, scopriamo come funziona il depuratore delle acque reflue e vediamo quali sono i nuovi progetti che potrebbero aiutarci a gestire meglio le risorse del Pianeta.

Intervista a Silvia Giovannini, responsabile Hera impianti ciclo idrico ed esperta del progetto di recupero acque reflue Impianto di depurazione di Cesena.

Target: Triennio
 

L’agricoltura, come tutte le tecnologie e pratiche umane, si è evoluta nei secoli. La direzione intrapresa dal settore negli ultimi anni mira a ridurre quanto più gli input esterni intesi come risorse da aggiungere nei campi per coltivare al meglio. Per questo nasce l’agricoltura rigenerativa, l’agricoltura biologica e l’agricoltura integrata, profili di gestione piuttosto diversi rispetto alla coltivazione tradizionale. Più recentemente l’attenzione degli agronomi si è concentrata sul suolo, in quanto non solo substrato fondamentale per la vita e crescita delle piante ma in quanto ecosistema incredibilmente vasto e complesso, in grado di produrre servizi ecosistemici fondamentali per la vita. Se gestito in maniera sostenibile, il suolo infatti svolge una funzione essenziale anche nel processo di mitigazione del cambiamento climatico, poiché è in grado di immagazzinare il carbonio sottraendo la CO2 dall’atmosfera.

Intervista a Marco Acutis, Professore ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee- - Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali - Produzione, Territorio, Agroenergia presso l’Università degli studi di Milano.

Target: Triennio

Il cambiamento a cui tutti siamo chiamati per affrontare le sfide ambientali richiede nuovi riferimenti, conoscenze e competenze che diventano quindi una trasformazione anche culturale. In particolare, per le aziende, da sempre abituate a muoversi su binari già tracciati, il percorso da intraprendere per trasformare i propri modelli di business in modo da avere un impatto positivo sull’ambiente, può risultare veramente molto complesso. Questa sfida, tuttavia, può essere l’occasione per mostrare alle giovani generazioni che l’impresa non è solo un generatore di posti di lavoro con un impatto sull’ambiente, ma che può essere un attore in grado di creare valore per la comunità. Quali sono quindi le strategie? Come si lavora su questo fronte?

Intervista a Giulia Detomati, CEO di INVENTO INNOVATION LAB e cofunder B WOMAN ITALY.

Target: Triennio

Per molte società umane "superare i limiti" e "tendere all'orizzonte" ha significato soprattutto approfondire la conoscenza delle relazioni tra esseri umani, tra culture e società diverse da un lato, ma anche le relazioni tra umani e non umani, vegetali, animali e minerali dall'altro. A partire dai propri terreni di ricerca in Oceania e nelle isole dell'Europa l'Oltremare, Adriano Favole ci propone di riflettere su come alcune società indigene si sono proiettate verso altri orizzonti. Tra queste, molte hanno compiuto scelte in favore della biodiversità e della diversità culturale nel corso della loro storia, valorizzando le specie vegetali nei loro riti di scambio e "adottando" persone di origine straniera, portatori di nuove idee e locutori di nuove lingue.

Intervista a Adriano Favole – Antropologo professore ordinario Dipartimento di Culture, Politica e Società.

Target: Biennio e Triennio

Una delle principali sfide del prossimo futuro è quella di riuscire a sfamare la popolazione mondiale sempre in crescita. Le biotecnologie stanno trasformando profondamente il mercato delle filiere agroalimentari e possono rappresentare uno strumento fondamentale per nutrire l’umanità del futuro. La carne coltivata, in particolare, prodotta in vitro grazie a tecniche di agricoltura cellulare, è un prodotto versatile e personalizzabile dal punto di vista nutrizionale ma è anche celebrata come alternativa agli allevamenti intensivi. Questo incontro permetterà di approfondire le nuove frontiere del cibo del futuro e sfatare i falsi miti.

Intervista a Stefano Augusto Maria Biressi - Professore di Biologia Molecolare, Università di Trento
Luciano Conti - Professore di Biologia Applicata, Dipartimento Cibio, Università di Trento.